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A Tivoli e Guidonia è caos cartelle esattoriali

  • Tivoli Guidonia City
  • 28 apr 2022
  • Tempo di lettura: 2 min


Se c'è un'attività che ha ripreso nel pieno delle sue forze è quella dell'Agenzia delle Entrate. Dopo un comprensibile e giustissimo rallentamento durante la fase acuta della pandemia, l'attività di riscossione è tornata a turbare la vita dei contribuenti.

Ad appesantire una situazione economica già di per sé complicata per imprese e cittadini, ci si sta mettendo l'invio massiccio di cartelle esattoriali risalenti agli anni passati che stanno mandando al manicomio sia i contribuenti che i propri commercialisti. Comunicazioni di presunti pagamenti mancanti, errori sui versamenti da verificare, sbagli nella compilazione delle dichiarazioni, sta diventando impossibile per gli studi professionali districare la matassa e capire dove sia il problema (e se c'è veramente) e dare risposte certe ai propri clienti, che vogliono semplicemente sapere se devono pagare o no. Tutto questo ovviamente con la spada di damocle del tempo, trascorso il quale, come di consueto, parte l'azione di recupero da parte dell'agente esattore.

Tantissimi cittadini di Tivoli e Guidonia ci hanno scritto per lamentare questa situazione. Vorrebbero solo capire dai propri commercialisti se quanto richiesto dall'Agenzia delle Entrate sia corretto o no. Dal loro canto, i professionisti non riescono a far fronte alle tantissime domande di chiarimento che stanno pervenendo dai loro clienti. Una mole di lavoro così imponente che è quasi impossibile da seguire e portare a termine. Di conseguenza, il rischio che si corre per i contribuenti è quello di essere sottoposti ad azione esecutiva per il presunto debito fiscale - tutto da verificare - visto il caos delle cartelle.

Tra gli studi commerciali contattati, c'è chi si trova a che fare con centinaia di cartelle esattoriali, pervenute dai propri clienti, per le quali chiedere chiarimenti all'Agenzia delle Entrate.

Sarebbe stato opportuno, anche in virtù del periodo storico che stiamo vivendo, che l'invio delle cartelle fosse maggiormente diluito nel tempo, in modo tale da permettere ai commercialisti e ai contribuenti di verificare con maggiore tranquillità ed avere il giusto tempo per farlo. Altrimenti è come essere "costretti" a pagare a prescindere senza l'opportuna verifica della cartella, solo per evitare che si metta in moto la macchina esattoriale che, quando parte, è inesorabile.

Pagare è doveroso ma il giusto. Pagare due volte, o per importi non dovuti, sarebbe una follia. Ma con tutto questo caos di cartelle sembra quasi l'unico modo per uscirne. Che sia una strategia studiata per incassare più soldi possibili? Non vorremmo crederci ma il sospetto c'è.

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