top of page
  • Tivoli Guidonia City

Aziende e Social tra la crisi dei (finti) follower e la povertà di contenuti



“Spendendo meno c’ho un amico che mi fa avere tanti follower e like sui Social. Quindi non mi conviene fare pubblicità”. Chissà quanti, tra coloro che operano nel settore della comunicazione e della pubblicità, si sono sentiti rispondere così negli ultimi tempi ogni qualvolta propongono i vari servizi pubblicitari al potenziale cliente di turno. Perché in questa epoca culturalmente vuota sono sempre di più quelli che si fanno accecare (e fregare) dal numero di follower e dei “mi piace”. Più ne hanno e più si sentono realizzati. Come se proporre un messaggio pubblicitario e comunicare la propria esistenza si riducesse ad una mera questione di click. 

La vicenda Ferragni ha portato alla luce anche il fenomeno dei finti follower, che fanno numero ma che in realtà non interagiscono. Attraverso procedure che conoscono molti social media manager, è possibile aumentare il numero dei follower e far credere al cliente che la sua attività riscuota di grandi attenzioni e di consensi. Quando in realtà, anche a causa degli algoritmi dei Social, il numero reale di “seguaci”, che seguono ciò che pubblica un “profilo aziendale”, è largamente più basso di quello che si possa pensare e/o credere, a discapito dei contenuti e della brand reputation. Il cliente che guarda solo l’aumento dei follower perde di vista quelli che sono i reali obiettivi che dovrebbe avere una qualsiasi attività: notorietà, gradimento del pubblico, visibilità, ritorno di immagine e aumento del fatturato. E per ottenere tutto ciò, diventano necessari i contenuti, quelli che sul web fanno realmente la differenza e generano prestigio: un articolo o un’intervista realizzati da un professionista soprattutto se pubblicati su una testata giornalistica online, un sito internet ben fatto, la “costruzione” e la divulgazione di informazioni legate alla propria attività utili per il pubblico, un banner grafico pubblicitario realizzato con competenza. E bisogna tenere bene in mente che “l’amico che fa il social media manager” tutto questo non è in grado di farlo. A lungo andare sono i contenuti ben fatti a decretare e a consolidare il successo di una qualsiasi attività. Non il numero dei (finti) follower. Quelli illudono e fanno credere che il traguardo sia raggiunto, quando in realtà si rimane noti solo nella piccola cerchia di chi già ci conosce.  

59 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page