Coloriamo l’Anima: Tivoli unita contro la violenza di genere
- Tivoli Guidonia City
- 25 nov
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Ieri, 24 novembre, alle Scuderie Estensi di Tivoli si è svolto il convegno “Coloriamo l’anima… lì non arriva nessuno”, un incontro intenso e profondamente toccante dedicato al tema della violenza di genere.
Durante l’evento sono state ascoltate tre testimonianze dirette: una ragazza, una donna e un uomo hanno avuto il coraggio di condividere le proprie esperienze di violenza, ciascuno con la propria storia e il proprio dolore. I loro racconti, autentici e forti, hanno emozionato profondamente tutti i presenti.
All’incontro hanno partecipato anche due scuole: l’Istituto Fermi, con la classe 4ª Tecnico Finanza e Marketing; l’Istituto Rosmini, con due prime classi, una di Meccanica e una di Estetica.
La presenza dei ragazzi ha rappresentato un valore aggiunto, perché il dialogo sulla prevenzione e sulla consapevolezza deve partire anche dai più giovani.
Dopo le testimonianze, la psicologa ed educatrice Roberta Pizzurro ha presentato la nascita dell’associazione “Punto Viola”, una realtà pensata per sostenere chi subisce violenza attraverso una rete strutturata di professionisti: avvocati, psicologi e specialisti pronti ad accogliere e accompagnare chi ne ha bisogno. Presente anche l'Avv. Nica Iannotti co-responsabile dei Punti Viola "DonnexStrada".
In quest’occasione è stata introdotta anche la signora Giuseppina Cofini, proprietaria dell’Hotel Cristallo, che ha deciso di mettere a disposizione la sua struttura come luogo sicuro per le vittime di violenza. Tutti i dipendenti dell’hotel hanno seguito un corso formativo di due giorni, preparandosi a fornire accoglienza, ascolto e supporto a donne, uomini, ragazze e ragazzi che necessitano di aiuto, sia nella fase di emergenza sia in quella preventiva.
Un aspetto particolarmente significativo è la creazione di una mappatura dei “Punti Viola”: non solo l’Hotel Cristallo, ma anche bar, negozi, ristoranti e altre attività che hanno scelto di aderire e offrire un supporto concreto. Questi luoghi, che potremmo definire “punti di luce”, diventano riferimenti accessibili e riconoscibili per chi cerca protezione e sostegno, contribuendo a dare alle persone una nuova possibilità, una nuova vita, un nuovo colore per la propria anima.
Il convegno si è concluso con un momento molto simbolico: una scatola viola nella quale gli studenti hanno potuto inserire messaggi anonimi indirizzati ai tre testimoni. Parole di coraggio, di conforto, di vicinanza o anche piccole confessioni personali. Un gesto semplice ma potentissimo, che sicuramente rimarrà impresso nel cuore di chi ha avuto la forza di raccontarsi.
Siamo certi che quei messaggi abbiano davvero “ricolorato l’anima” di queste persone speciali, proprio come recita lo slogan dell’evento.
(Laura Buschi)












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