di Claudia Crocchianti -
Gianluca Filippi, fotografo tiburtino di talento, racconta la sua passione.
Quando nasce il tuo amore per la fotografia?
“Diciamo che non c’è un momento esatto dove è nata questa passione, forse c’è sempre stata ancor prima di iniziare a scattare, sono stato sempre affascinato dalla fotografia che ritraeva momenti di vita, drammi e momenti storici. Sembrerà strano ma non lo è, credo che ognuno di noi, fotografi ogni giorno anche mentalmente quello che ci accade intorno. Le prime fotografie le ho scattate da bambino con una Polaroid del ‘76 e già ne ero entusiasta”.
Cosa ami fotografare? Un aneddoto legato alla tua professione e alla città di Tivoli?
“Amo fotografare qualsiasi cosa ritengo sia interessante e utile da ricordare, ma anche scene di vita e personaggi della mia città, scorci inusuali accompagnati sempre dall’elemento umano, la foto ha il compito principale di documentare la realtà di un momento. Un aneddoto, vediamo... mi succede spesso che mi preparo a un reportage e porto sempre con me un programma ma che poi viene stravolto dalle situazioni che trovo sul posto. L’ultimo caso è proprio il backstage fotografico realizzato per il film 'Permette, Alberto Sordi', la location del film era in una piazza della mia città Tivoli, ma arrivato sul posto mi trovo davanti alcuni operai che stavano allestendo un negozio per una delle scene, mi avvertono che le riprese sono spostate al giorno dopo. Tornare a casa senza materiale fotografico non mi andava giù, cosicché mi decido a scattare gli operai durante il loro lavoro, un vecchio negozio abbandonato tornava a risplendere pronto per entrare in scena, da quel momento ho deciso di anticipare i miei servizi sulle scene dei film immortalando la preparazione dei set cinematografici ed è diventato il momento più interessante dell’intero reportage”.
Come stai vivendo questo periodo particolare per l'Italia?
“Questo periodo ci sta mettendo a dura prova, soprattutto per molti miei colleghi che svolgono l’attività di fotografi per professione con il dramma economico di vedersi annullare i propri servizi. Ma è pure un periodo che ci farà riflettere sui valori veri della vita. Parte del tempo lo impiego per riguardare e archiviare foto e portando avanti il progetto Oli TV un canale dedicato all’arte e cultura già visibile sui canali YouTube e Facebook. Mi dedico alla lettura, ora sto leggendo un libro di Franco Fontana uno dei fotografi che più ammiro”.
“Istintivo, generoso e collaborativo”.
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