L'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale del Lazio, in una relazione di oltre 40 pagine, evidenzia come l'autorizzazione concessa ai gestori del TMB dell'Inviolata nel 2020 sia lacunosa e rilasciata senza i preventivi pareri dell'Agenzia stessa. Sempre a parere dell'ARPA, il progetto non sembrerebbe essere dotato di un fondamentale piano di monitoraggio e controllo, non ci sono rassicurazioni adeguate sulla qualità dei rifiuti da accettare e persino le determine regionali richiamerebbero normative superate e di conseguenza non sufficientemente tutelanti. Tra le decine di rilievi opposti, la relazione ARPA evidenzia anche che il "Gestore non prevede alcuna verifica di conformità del compost" prodotto, vanificando quindi completamente anche uno degli obiettivi dell'impianto, cioè il recupero dei rifiuti. Inoltre, per il trattamento dei rifiuti, sembrerebbe che l’atto autorizzativo vigente si richiami a tecnologie superate, appartenenti alla previgente normativa e pertanto si rischi di vedere l’impianto partire con una tecnologia già vecchia.
"Il TMB non può e non deve aprire. Crediamo che sia inevitabile a questo punto pretendere quanto stiamo chiedendo da sempre: l'autorizzazione regionale va immediatamente sospesa a tutela della città e dei suoi abitanti", conclude con forza il Sindaco Michel Barbet.
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