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Ospedale di Tivoli, il sindacato CISL tuona: "Diritti umani violati e negati nell’area territoriale di competenza"



E' notizia di ieri l'invio presso la Regione Lazio di un cronoprogramma redatto dalla Asl Roma 5 riguardo le varie fasi che dovranno portare alla graduale riapertura dell'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli.

Secondo il cronoprogramma in questione: "Le verifiche termineranno entro il 15.03.2024 e entro tale data saranno trasmesse ai competenti Uffici della ASL Roma 2 in qualità di ente accreditante, e alla ditta incaricata dell'elaborazione della SCIA di 1° livello rafforzata, per la quale si assume l'impegno di trasmissione ai VV.F. entro il termine del 22.03.2024. - ⁠La ASL Roma 2 si impegna a terminare le verifiche documentali e in loco entro il giorno 8 aprile 2024 - ⁠La ASL RM2 si assume anche l'impegno ad effettuare, in primis, le verifiche per il PPI e la Dialisi entro il 22 marzo 2024. In caso di esito positivo di dette verifiche, i 2 servizi (Dialisi e PPI) potranno essere riattivati il 25 marzo 2024. - ⁠I restanti reparti/servizi sanitari dell'"ALA B" potranno essere riattivati, in caso di esito positivo delle verifiche, il giorno 15 aprile 2024. - ⁠*mercoledi 28 febbraio* è stato concordato un sopralluogo da parte dei VV.F. per una prova preliminare dell'impianto antincendio. - ⁠Entro il 23/02/2024 le Aziende ASL RM 5 e ASL RM2 trasmetteranno ulteriori dettagli per la riattivazione delle restanti aree del Presidio di Tivoli e con particolare riferimento alle sale operatorie, che consentiranno la riattivazione del P.S. per trasformazione del Punto di Primo Intervento".


Immediata è stata la replica del sindacato CISL:

"In merito al Cronoprogramma che la ASL RM5  ha redatto insieme all’ente di verifica accreditamento ASL RM2, inviato in data 22/02/2023 presso la Regione Lazio, si conferma l’intenzione della CISL FP di ricorrere agli organi di difesa dei diritti umani (nello specifico il Diritto alla Salute) oggi palesemente violati e negati nell’area territoriale di competenza della ASL RM5. I gravi ritardi che riscontriamo nel programma operativo, associati alla sua parziale e incompleta  ratifica (manca tutto il percorso di ripristino  Area A - Servizi  specialistici e salva vita essenziali) conferma l’assoluta necessità di coinvolgere competenze esterne ed altamente qualificate nel processo di riapertura del nosocomio Tiburtino. Riteniamo inoltre necessario tornare a denunciare che il 13/02/2024 l’Azienda ARES 118 ha interrotto il potenziamento delle Ambulanze di soccorso primario, specificatamente attivate per l’emergenza incendio Tivoli, riducendole da N 10 a N 2 , lasciando il quadrante Est dell’area Metropolitana esposto al massimo rischio. Ritenendo inaccettabile tale condizione, oltre agli esposti del caso si richiamano i cittadini e tutti gli organi sociali alla mobilitazione".


Seg. CISL ASL RM5 Dimitri Cecchinelli

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