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Tivoli: I ristoratori tra rabbia e voglia di rivalsa dopo un Dpcm che fa discutere



Un Dpcm che verrà ricordato come quello che potrebbe dare la mazzata finale alla piccola economia. Ristoranti, bar, centri benessere, palestre, cinema, teatri, sale da gioco sono i settori particolarmente colpiti dal provvedimento del Governo. E con loro tutto l'indotto che vive intorno. Aziende e attività tirate su con grande fatica e innumerevoli sacrifici, in un Paese dove nessuno ti regala niente e dove c'è un fisco sempre in agguato che non mostra mai clemenza e, anzi, colpisce duro contro i più in difficoltà.

Il nostro giornale dall'inizio di questa brutta storia è stato sempre dalla parte delle attività economiche, in quanto rappresentano la linfa vitale della nostra comunità. Evitando di creare terrore e cercando di esprimere sempre una critica ragionata sui provvedimenti governativi. Convinti che uno Stato non debba mai creare difficoltà ai propri cittadini.

Ancora una volta ci mostriamo solidali verso tutte quelle attività penalizzate dal Dpcm in entrata in vigore oggi e di quelle che dopo il primo lockdown hanno faticato a rialzarsi. Noi ci siamo e siamo a disposizione per dare voce a tutti. E soprattutto invitiamo i nostri lettori di fare in modo di sostenere la piccola economia locale in qualsiasi modo.

Intanto una delle categorie che si sta facendo sentire maggiormente in queste ore è quella dei ristoratori. L'obbligo di chiudere alle 18 è un duro colpo da assorbire, insieme a tutto il resto. E' eloquente la foto allegata (che sta girando sui Social), realizzata fuori uno dei ristoranti più noti di Tivoli, "Alfredo alla Scaletta" che evidenzia tutta la rabbia e al tempo stesso esprime un grande e beneaugurante spirito di rivalsa.

I conti si faranno dopo!

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