Tivoli: La malattia di Andrea Montebove raccontata nel libro "Respiro di vita"
- Tivoli Guidonia City
- 18 feb
- Tempo di lettura: 2 min

di Claudia Crocchianti
Andrea Montebove lo scorso 11 febbraio all’ ITTS "A. Volta", davanti ad una platea di ragazzi e ragazze, ha presentato il suo libro “Respiro di vita” dove racconta la sua esperienza durante la malattia. In quest’intervista ha racconto di sé e del suo libro.
Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
"L’idea è nata dal bisogno di dare voce a tutto ciò che ho vissuto durante la malattia. Scrivere è stato un modo per mettere ordine nei pensieri, ma soprattutto per lasciare una testimonianza vera senza filtri. Volevo raccontare la mia battaglia, le mie paure, la speranza e il cambiamento che ne è seguito non solo per me stesso, ma anche per chi si trova a combattere un percorso simile e ha bisogno di sentirsi meno solo".
Cosa ti ha insegnato la malattia?
Mi ha insegnato il valore del tempo e delle persone. Ho capito quanto sia importante circondarsi di chi davvero ci vuole bene e quanto, in fondo, la vita sia fatta di attimi da vivere pienamente. Ho anche imparato a conoscermi meglio, a dare peso solo alle cose che contano e a non dare nulla per scontato.
Che emozioni hai provato nel scriverlo?
"Un mix incredibile. A volte ho scritto con le lacrime agli occhi, rivivendo momenti difficili e altre volte con la gratitudine di chi è riuscito a superare qualcosa di enorme. C’è stata rabbia, dolore, ma anche speranza e orgoglio. È stato un viaggio dentro me stesso, intenso e necessario".
Cosa puoi dire sulla tua esperienza di presentazione del libro davanti a una folla di ragazzi e ragazze al Volta?
"È stata un’emozione fortissima. Tornare in una scuola non da studente, ma da autore, e vedere l’interesse negli occhi dei ragazzi mi ha dato una carica indescrivibile. Ho capito che la mia storia può lasciare qualcosa, può essere uno spunto di riflessione e questo è il regalo più grande che potessi ricevere".
Tre aggettivi per descriverti?
"Tenace, autentico e determinato".
Cosa rappresenta per te la scrittura?
"La scrittura è libertà. È la mia voce quando le parole restano incastrate, è uno spazio dove posso essere me stesso senza paura di giudizi. È anche un modo per lasciare un segno, per raccontare la vita con tutte le sue sfumature, e magari aiutare qualcuno a sentirsi meno solo".







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