Tivoli: Sara Mariotti e il Rotaract, progetti e il ricordo di Federico Urilli
- Tivoli Guidonia City
- 14 ago
- Tempo di lettura: 4 min

Dal 1 luglio è diventata presidente dell’associazione giovanile legata al Rotary
di Paolo Paolacci
Sara Mariotti è il nuovo Presidente Rotarct del Club di Tivoli. Le abbiamo fatto delle domande per conoscerla meglio e capire qual è il suo nuovo ruolo e scopriamo che nel programma c’è la volontà di ricordare Federico Urilli che è stato presidente Rotaract 2019/2020, con l’iniziativa “la Luce di Fede”.
Sorprende questa determinazione verso il mondo di oggi con questa carica di umanità.
Ciao Sara, presentati.
“Ciao! Sono Sara, ho 24 anni e sono cresciuta a Tivoli. Dopo aver ottenuto una laurea triennale, e una magistrale, in Traduzione ed interpretariato presso la SSML San Domenico ho iniziato a lavorare per una società di Bed and Breakfast sul territorio tiburtino, mettendo in pratica tutte le conoscenze acquisite negli anni accademici. Mi piace pensare che ogni giorno sia un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, crescere e restituire valore alla comunità”.
Cos’è il Rotaract?
“Ufficialmente, il Rotaract è un’associazione giovanile legata al Rotary che riunisce ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni con l’obiettivo di fare servizio, cioè mettersi completamente a disposizione della propria comunità e del territorio. Se dovessi dare la mia risposta personale, direi che il Rotaract è anche una grande famiglia, ne faccio parte da quando avevo 18 anni e devo molto ad ogni componente: oltre a trovare collaborazione, serietà e voglia di fare, ho trovato calore, lealtà e un gruppo di amici su cui contare. Il Rotaract si fonda su tre pilastri fondamentali: amicizia, crescita e servizio; si, organizziamo eventi e progetti solidali, ma offriamo la possibilità di vivere un’esperienza che insegna a lavorare in squadra, gestire iniziative ed assumersi responsabilità in un ambiente stimolante e aperto al confronto. Si tratta di un’occasione per conoscere nuove persone, sviluppare competenze e sentirsi parte attiva della comunità”.
Sei entrata in carica dal 1 luglio, che programma hai presentato?
“Quando ho iniziato il mio mandato ho immaginato un anno che mettesse davvero al centro le persone, il territorio e il senso di appartenenza. Il programma su cui sto lavorando è costruito su tre direttrici fondamentali: coinvolgimento, formazione, ed impatto. Vogliamo creare momenti di vera partecipazione, dove ogni socio si senta parte attiva e ascoltata; promuovere occasioni di crescita personale e professionale, anche attraverso incontri con esperti e testimonianze stimolanti; e infine realizzare progetti concreti, con un impatto visibile sul nostro territorio, in sinergia con altre realtà associative. Non è solo un elenco di attività, ma un invito ad esserci, a condividere idee, a prendersi cura della comunità. Il mio obiettivo è che ogni giovane che entri in contatto con noi possa dire: “qui posso fare la differenza”. A proposito di fare la differenza, uno degli obiettivi che mi sta più a cuore è quello di promuovere un brand di gioielli, La Luce di Fede, creato per ricordare un nostro caro compagno che purtroppo non è più fra noi, Federico Urilli. Federico è stato un ragazzo eccezionale che ha contribuito alle attività Rotaractiane lasciando un segno indelebile nel cuore e nella storia di tutti noi: oltre ad aver salvato molte vite nel suo percorso professionale, è stato un caro amico, componente e Presidente del Rotaract nel suo mandato nell’anno 2019-2020. I suoi familiari, amici, e il Rotaract, la sua seconda famiglia, lo ricordano in ogni occasione per la sua intelligenza, sensibilità e creatività, che hanno contribuito significativamente ai nostri progetti, ma soprattutto alle nostre vite”.
Qual è quello che dovrà necessariamente avere più spazio?
“Tengo particolarmente al progetto sopra citato, la promozione di “la Luce di Fede”. Mi piacerebbe tantissimo agire e collaborare insieme per dare appunto “luce” a questa iniziativa meravigliosa presa dalla famiglia di Federico, perché sento profondamente la loro causa e ammiro la determinazione con cui portano avanti un messaggio così importante. Sarebbe per me un onore unire le forze per promuovere questo progetto e raccontare, con il cuore, la storia di Federico”.
Come si vive con la tua età questo momento storico così confuso?
“Con determinazione, ma anche con un po’ di confusione; specialmente in questo periodo storico, siamo sottoposti a delle vere e proprie rivoluzioni sotto molti aspetti. Credo fermamente che i giovani siano figli delle loro epoche e questa epoca ci sta insegnando a non mollare e ad essere più consapevoli. Siamo una generazione che sta affrontando crisi ambientali, sociali, economiche, eppure allo stesso tempo c’è voglia di fare, di capire e di costruire un futuro diverso. Personalmente cerco di non perdere mai il senso delle cose, e di coltivare piccoli gesti quotidiani che mi aiutino a essere radicata”.
Quali sono i tuoi obiettivi personali e se si incrociano con il Rotaract?
“Il mio obiettivo personale è quello di continuare a crescere come persona e di rafforzare i valori che mi sono stati tramandati, voglio viaggiare, vedere cosa il mondo ha da offrire per poi trovare finalmente la mia dimensione. Il Rotaract è perfettamente in linea con questo percorso: mi offre strumenti, esperienze e contatti che arricchiscono la mia vita al di fuori dell’associazione. Ogni progetto è una sfida nuova, ogni incontro è un’occasione per imparare. E sì, mi auguro davvero che ciò che sto vivendo qui possa diventare un seme anche per il mio futuro professionale”.
Salutaci come Sara e come presidente Rotaract.
“Come Sara, vi saluto con il sorriso e con l’augurio che ciascuno di noi trovi la propria strada con coraggio e gentilezza. Come presidente Rotaract vi invito ad avvicinarvi al nostro mondo: che abbiate idee da proporre, tempo da dedicare o anche solo curiosità, troverete in noi accoglienza, entusiasmo e amicizia. Il cambiamento comincia dalle persone. E, insieme, possiamo fare davvero tanto”.






Commenti