In attesa dell’ufficialità che nelle prossime ore dovrebbe sancire le nuove modalità di gestione e di riapertura di molte attività commerciali, di ristorazione e di servizi alla persona a partire da lunedì 18, il sindaco Giuseppe Proietti ha firmato l’ordinanza n. 227 (“Emergenza Covid-19. Determinazione fasce orarie per gli esercizi commerciali, per i servizi alla persona e per le attività di ristorazione, in esecuzione dell’ ordinanza regionale n 37 del 30 aprile e per il periodo dal 18 maggio al 31 luglio”) con cui stabilisce i nuovi orari che dovranno essere rispettati presumibilmente da lunedì 18 sino al termine dell’emergenza Covid-19, il 31 luglio. Nella regione Lazio con ogni probabilità – e in attesa di ulteriori diverse disposizioni sia del Governo, a lavoro in queste ore, sia della Regione – da lunedì sarà infatti autorizzata la riapertura di tutte le attività commerciali e anche di bar, ristoranti, centri estetici, parrucchieri e barbieri.
Tenendo conto che, come dispone la Regione Lazio, è competenza dei Comuni adottare provvedimenti per programmare l’orario delle attività, il Comune di Tivoli stabilisce le seguenti fasce orarie in base alla tipologia delle attività:
- le attività commerciali che sono autorizzate a esercitare in base a quanto disposto dal Dpcm del 26 aprile e quelle per le quali sarà disposta la riapertura, fatta eccezione per farmacie e parafarmacie, potranno svolgere la propria attività tutti i giorni dalle 7 alle 21,30 (inclusi i festivi);
- le attività inerenti i servizi alla persona autorizzate a esercitare base a quanto disposto dal Dpcm del 26 aprile e quelle per le quali sarà disposta la riapertura (tra cui parrucchieri, barbieri, estetisti e altro) potranno operare tutti i giorni dalle 8 alle 21 (inclusi i festivi);
- le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) che sono autorizzate a effettuare attività d’asporto in base a quanto disposto dal Dpcm del 26 aprile potranno svolgere la propria attività tutti i giorni dalle 7 alle 24.
Al di fuori di tali fasce orarie resta consentita la vendita soltanto a domicilio.
Si sottolinea che le indicazioni previste in questa ordinanza potrebbero subire delle modifiche dettate dall’esigenza di adeguarsi al quadro statale e, di conseguenza, regionale, che potrebbe emergere dall’imminente Dpcm sulle aperture di questa ‘fase 2’ dell’emergenza sanitaria.
I titolari delle attività possono ridurre gli orari di apertura rispetto a quelli massimi stabiliti nell’ordinanza.
L’amministrazione raccomanda, infine, il rigoroso rispetto delle misure stabilite nei protocolli di sicurezza e delle linee guida Inail e tutte le disposizioni in essere per la tutela della salute dei dipendenti e dei clienti (distanziamento, igiene dei locali in primo luogo).
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