Panino con la porchetta e bignè di San Giuseppe. Anche ieri per i tiburtini, e i tanti visitatori provenienti dai centri limitrofi, si è rinnovato il rito della tradizionale Fiera di San Giuseppe del 19 marzo.
All'indomani, sui social non mancano i commenti. C'è chi ha criticato fortemente la fiera "ogni anno perde colpi", "non è più quella di una volta", "è stata una delusione", sono stati i commenti più ricorrenti. Ma c'è stato anche chi ha espresso un giudizio positivo, non tanto per la fiera, ma per quello che rappresenta per la comunità. "Con i tempi che corrono, è normale che la fiera cambi connotati, ma rimane comunque una bella festa per grandi e piccoli", è il commento di un utente, a cui se ne aggiungono altri dello stesso tenore "A me è piaciuta, è stata comunque una bella festa", ha scritto una signora su Facebook.
In effetti, i tempi cambiano, si trasformano, è anche eventi tradizionali, come quello di una fiera, si adeguano al passaggio epocale. Una volta la Fiera di San Giuseppe partiva da Piazzale Saragat (quello antistante il cimitero) per snodarsi lungo via Empolitana, via Colsereno e così via negli altri luoghi del centro storico. Oggi tutto questo non è possibile per via delle esigenze legate alla viabilità.
C'è poi il discorso riguardo alle bancarelle. Ormai, con lo shopping online e i centri commerciali, anche per i venditori ambulanti è diventato difficile sopravvivere e così è facile ritrovarsi con una fiera che non ha più quegli articoli che un tempo avevano appeal.
Appeal che rimane elevato per la porchetta e le altre prelibatezze gastronomiche che alcuni banchi continuano ad offrire. Il gettonatissimo panino con la porchetta anche ieri l'ha fatto da padrone, insieme all'immancabile bignè di San Giuseppe. E qui arriva qualche nota dolente legata al prezzo di questa bontà. La maggior parte, visti anche i tempi di crisi, ha mantenuto un prezzo tra 1,50 e 1,80 euro, ma c'è stato più di qualcuno che ha alzato il prezzo a 2,50 euro, specie nel centro città. Quasi 5.000 lire del vecchio conio per un dolce che ha sempre mantenuto nella storia un prezzo super popolare. Un'esagerazione che oggi, nelle vie cittadine, nei bar e sui social, molti tiburtini hanno fatto notare. E non è stata una bella figura per chi l'ha venduto a questo prezzo!
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