Arrivano notizie positive sul fronte dei 15 lavoratori che sarebbero stati licenziati (o sospesi) attraverso un messaggio whataspp. Pare che la cooperativa del gruppo Innocenti che lavora per la Yokohama stia tornando sui suoi passi.
Oggi è previsto l' incontro con i sindacati che dovrà sancire il ritorno dei lavoratori alle loro mansioni.
Questo grazie alla mobilitazione compatta di tutto un fronte largo: dal Parlamento, dal Consiglio regionale, dal Comune e soprattutto dai lavoratori.
"Grazie a tutti quelli che si stanno spendendo, Marta Bonafoni, Arturo Scotto, Eleonora Mattia Cgil Rieti Roma Est Valle dell'Aniene. La lotta e l' unità pagano sempre", queste le parole dei rappresentanti sindacali su questa vicenda.
E' bene precisare e ribadire - dato che qualche lettore ha equivocato soffermandosi in maniera superficiale solo sul titolo e non sul contenuto di quanto riportato due giorni fa - che i 15 lavoratori non sono dipendenti della Yokohama ma appartengono ad una cooperativa esterna che lavora per conto della multinazionale giapponese, che a sua volta non ha alcun coinvolgimento diretto nella vicenda.
Si registra, inoltre, anche l'intervento di Una Nuova Storia:
"Quello che sembrava dalle prime notizie un licenziamento avvenuto via WhatsApp per 15 dipendenti della cooperativa Car On Click ci aveva scosso tutti.
La vicenda, così come riportata da giornali e Sindacati, non ci era però chiarissima in ogni suo aspetto e abbiamo voluto prenderci del tempo per approfondirla, restando in apprensione per i lavoratori e le loro famiglie.
Perché alla politica non si richiede sensazionalismo o di lucrare sulle sciagure delle persone. Ma si richiede quella serietà e quella responsabilità che per noi sono valori imprescindibili. Soprattutto in situazioni così delicate.
Così, dopo aver contattato Sindacati, operai e aziende coinvolte, da quanto abbiamo potuto comprendere non si tratta di licenziamenti ma di sospensioni della singola cooperativa, non dovuti quindi né a Yokohama né al Consorzio Rolando Innocenti che avrebbero subito questa scelta.
A quanto pare, inoltre, la sospensione sarebbe arrivata anche con raccomandata e ricevuta di ritorno e il messaggio WhatsApp sarebbe stato quindi soltanto un avviso ulteriore non formale.
Nell'esprimere la nostra totale vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, restiamo in attesa di conferma ufficiale della conclusione positiva della vicenda tramite il riassorbimento dei lavoratori in altre cooperative del Consorzio, ormai dato per certo".
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