Gianni Andrei: "Entusiasta dell'amore che i giovani studenti hanno per la storia di Tivoli"
- Tivoli Guidonia City
- 17 apr
- Tempo di lettura: 4 min

di Claudia Crocchianti
Il Premio Bulgarini rappresenta il cuore della cultura tiburtina. Il trait d'union tra i giovani e la storia di Tivoli. Lo scorso 5 aprile si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio, inserita come di consueto all’interno della manifestazione del “Natale di Tivoli”. Per l’occasione abbiamo intervistato l’ingegnere Gianni Andrei , uno degli organizzatori.
Una tappa importante per lei: cosa le dà la forza di continuare?
Sì, indubbiamente si tratta di un nuovo traguardo raggiunto in un’ambiziosa sfida che mi ha anche stavolta spronato ad andare avanti, superando tante incertezze e difficoltà personali, ancora operando per stimolare e concorrere alla formazione delle ragazze e dei ragazzi, frequentanti le Quinte classi Primarie di Tivoli, per l’amore della Città, della sua storia e delle sue bellezze architettoniche ed ambientali. Incontrare poi l’entusiasmo e la passione delle insegnanti e delle alunne ed alunni, che quest’anno hanno colto l’opportunità irripetibile nella vita di partecipare al “Premio Francesco Bulgarini sulla storia di Tivoli”, dona vibranti emozioni insieme ad una carica di energia straordinaria. Anche perché io sono convinto che, se mi adopero con impegno per far emergere il meglio e tramandarlo, può essere che io non riesca a vedere il frutto del mio apporto, ma le prossime generazioni sì. E io dunque lavoro, per quanto posso e potrò, come testimone di una staffetta formativa millenaria. Questo intendo per Umanesimo, ben sapendo che l’Umanesimo è la cultura del Rinascimento. L’invito, l’esortazione che cerco di trasmettere è che si deve ripensare la “bellezza” non più come “motivo di orgoglio e aspetto fortunato”, ma come impegno doveroso per rivitalizzare la “memoria” che emerge dalle rovine antiche e dalle testimonianze monumentali, dalla storia e dalle usanze, ri-trasformandola in linfa di rinascita sociale, etica e culturale.
I giovani e le giovani stanno vivendo un periodo difficile dove prevale spesso la violenza a 360 gradi: come si potrebbe risolvere questo problema?
Anche se nelle Scuole Primarie questo problema è, data l’età degli allievi, abbastanza contenuto, per la strada, in famiglia, sui social e sui circuiti mediatici la violenza, verbale e fisica, si sta proponendo come uno stile di vita “virale e vincente”, basato sul non rispetto, sul protagonismo e sulla prepotenza. Purtroppo questo è un paradigma malefico che attrae più degli insegnamenti educativi e culturali. Eppure la maggioranza dei ragazzi e delle ragazze, specialmente nell’età di passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, non si lascia sopraffare, anzi! Sono invece affascinati proprio dal bello e dalla voglia di conoscenza e ciò li porta a “competere” positivamente verso ciò che ritengono corretto e civilmente giusto. Ad esempio, uno degli scopi del “Premio Bulgarini sulla storia di Tivoli” consiste in una sorta di “campagna antidegrado”, insegnando a riconoscere, tutelare e salvaguardare ogni aspetto archeologico, architettonico, storico, paesaggistico e ambientale della Città. E tutto ciò si riverbera sul sociale, sulla vita quotidiana, suscitando i migliori sentimenti di correttezza ed amicizia. Non a caso tutte le ragazze e i ragazzi partecipanti ricevono un diploma nominativo di “Sostenitrice/Sostenitore del patrimonio storico, artistico e naturale di Tivoli” che li impegna per tutta la vita, divenendo “ambasciatori” nel prosieguo della loro vita scolastica e sociale, anche coinvolgendo i propri familiari. La forte speranza è che restino saldi nelle loro convinzioni e nelle loro testimonianze nel successivo corso degli studi, e poi nel lavoro e nella vita pubblica. E’ però nostro dovere, un preciso dovere di tutti, di concorrere, ognuno per la sua parte, a sostenerli dando il buon esempio.
Qualcosa su questa edizione?
Questa edizione dell’A.S. 2024-25, la sesta del rinato Premio Bulgarini, ha registrato la partecipazione di 8 su 9 Scuole Primarie pubbliche e private del nostro Comune, con 24 classi Quinte ed un totale di 452 studenti (222 ragazze e 230 ragazzi). Anche quest’anno è straordinario e commovente che molti allievi siano entusiasti e appassionati della storia di Tivoli pur non essendo nati qui e che alcuni provengano da famiglie con altre culture, usanze, costumi e religioni. Dal 2019-20 ad oggi hanno partecipato ben 2.285 ragazze e ragazzi, di 116 classi Quinte. E non è difficile pensare che l’interesse per la storia, i monumenti, i Personaggi e l’ambiente di Tivoli si sia imposto in altrettante famiglie, a coprire verosimilmente quasi un sesto dell’attuale popolazione tiburtina. Tutto ciò, è bene ricordarlo, grazie alla Famiglia Bulgarini, che ha ricostituito il fondo annuale necessario al conio delle medaglie e all’elaborazione e stampa del “diplomi”, e alla Società Tiburtina di Storia e d’Arte che assicura il sostegno al Comitato Scientifico e di Valutazione (composto dal prof. Roberto Borgia, Presidente, dal prof. Adriano Genga, entrambi Consiglieri della STSA, e da me, come rappresentante designato dalla Famiglia Bulgarini). Lo svolgimento della cerimonia di Premiazione del 5 aprile, come negli anni scorsi, è nella ferma convinzione che le ragazze e i ragazzi siano “tutti protagonisti responsabili”, insieme alle loro famiglie, ai Dirigenti Scolastici, ai docenti e al Personale Scolastico.
Tre aggettivi per descrivere questo premio?
Storico, inclusivo, fondamentale.







Commenti