di Claudia Crocchianti -
In quest’intervista Lea Nella dell’Allegra Compagnia parla della sua passione per il teatro e di molto altro.
Tre aggettivi sull’Allegra Compagnia?
“Generosa, gratificante e umile”.
Un suo aneddoto legato a Tivoli?
“Tivoli ospitale? Non saprei che dire ma mi ricordo di mio nonno appartenente all’università degli ortolani che portano a Ferragosto 'La Madonna dell’orta' in processione che diceva: 'se non facete la festa alla Madonna dell’orta n’assagghiete mancu un vagu de uva corna'.
Cosa rappresenta per lei il teatro e cosa significa portarlo a Tivoli?
“Una passione ma anche l’opportunità di mantenere e tramandare il nostro dialetto e anche le tradizioni”.
Qualcosa sugli attori ?
“Io, gli altri, non li chiamerei attori ma collaboratori che chi più e chi meno si danno da fare per mantenere attiva la compagnia tra loro (x me questa grande gratificazione) ci sono persone con problemi di salute e anche di solitudine che hanno trovato nella compagnia grande beneficio”.
Stiamo vivendo un periodo difficile: un consiglio su come viverlo e come lo sta vivendo?
“Lo vivo con accettazione e preoccupazione anche se le giornate vivendo in campagna sono abbastanza serene. Sono fortunata ho la possibilità di uscire in giardino accendere il forno a legna e cucinare qualcosa di genuino, dedico più tempo alla mia famiglia e qualche ora alla stesura di nuovi copioni. Consiglio, per chi può, di fare quelle cose che di solito rimandiamo”.
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