di Claudia Crocchianti
Sabato 9 marzo, alle ore 19 a Tivoli presso la libreria Porta gialla sarà presentato il libro di Corrado Occhipinti Confalonieri “I Superbi, una donna fra amori e vendette”. La presentazione sarà a cura Lorenzo A. Angelaccio.
Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
Sono partito dalla consultazione di un libro di famiglia del 1922 scritto dal professor Raimondi, esperto di araldica. Qui ho trovato alcune scarne notizie sul coinvolgimento del mio avo Gianluigi Confalonieri nella congiura contro Pier Luigi Farnese, primo duca di Parma e Piacenza, del 1547. Nel libro c'è anche l'albero genealogico e ho scoperto che la moglie di Gianluigi si chiamava Elisabetta Scotti di Sarmato e i loro figli Ortensia e Camillo. Da questi spunti, ho allargato il campo della mia ricerca recandomi nella biblioteca di Piacenza, città dove si svolge buona parte della vicenda, e ho consultato le raccolte dei Cronisti piacentini, altri testi locali per poter ricostruire le vicende pre e post congiura. Tra le altre informazioni che ho elaborato nella trama, nelle scene e nei dialoghi del romanzo ho trovato una descrizione di Elisabetta scritta da Lodovico Domenichi nel saggio "La nobiltà delle donne” del 1522: "Mostra una certa schiettezza e generosità in tutti i suoi costumi, con cui le cose noiose e avverse pazientemente sopporta; e ritrovandosi in altezza e felicità non è punto sopra l’Humana misura levata...”. Una descrizione preziosa per poter costruire il personaggio nel modo più verosimile.
Una descrizione delle protagoniste?
Elisabetta è una donna lungimirante, riesce a vedere in anticipo quali sono le conseguenze delle azioni e tenta con modi originali di far desistere il marito Gianluigi dai suoi propositi. A un certo punto della vicenda, si trova costretta a prendere le redini della famiglia per evitare che cadano tutti nel baratro con grande forza e lucidità. Il destino di Ortensia, bella e talentuosa, viene pesantemente condizionato dal tirannicidio. Anch'esse sbagliano, ma solo per amore.
Una frase che raccolga il libro?
Sono più disperato di voi perché vi amo.
Cosa rappresenta per lei la scrittura?
Un modo per riportare in vita persone che non ci sono più a cui ridare di nuovo voce.
Un autore o un’autrice a cui è più legato?
Marcel Proust in assoluto; poi ho riscoperto I promessi sposi in età adulta.
Presenterà il suo romanzo a Tivoli, perché ha scelto questa città?
Ho già presentato nel 2019 il mio primo romanzo, "La moglie del santo" a Tivoli e mi sono trovato molto bene perché il pubblico era attento e partecipe: per questo ci torno molto volentieri!
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