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Tivoli - Massimo Saretta e la sua mostra "Asia": "Con le mie fotografie racconto storie"

Aggiornamento: 8 apr



di Claudia Crocchianti


Il fotografo Massimo Saretta, ha aperto la sua mostra “Asia” ieri sabato 6 aprile 2dalle ore 10.00 nella prestigiosa sede espositiva delle Scuderie Estensi a Tivoli. La mostra, curata da Gastone Scarabello e coordinata dalla società Sichel Consulting, promossa e patrocinata dal Ministero della Cultura del Governo italiano e dal Comune di Tivoli si potrà visitare gratuitamente fino al prossimo 5 maggio 2024. tutti i giorni da lunedì a domenica. Per l’occasione abbiamo intervistato l’autore dell’esposizione.


Le sue fotografie esprimono sempre un messaggio, un'emozione, non sono scatti e basta, come riesce a fare questo?

È proprio il compito di un fotografo esprimere un messaggio e riuscire a trasmettere le emozioni che ha provato nel fare un determinato scatto. C'è sicuramente una certa intelligenza emotiva dietro a ogni fotografo. d esempio, il fotografo sa riconoscere e ritrarre le sensazioni che emergono dai soggetti, catturando attimi quasi impercettibili negli sguardi delle persone; o ancora: un fotografo riesce e osservare dettagli e prospettive che forse ad uno sguardo meno attento semplicemente sfuggono.

 

Come è nata l'idea di una mostra sull'Asia?

La mia carriera fotografica inizia con la fotografia astratta, quindi paesaggistica per poi andare verso la fotografia di reportage e fotografia di taglio antropologico. All'inizio ho scelto l'India, paese su cui mi sono soffermato ben otto anni, concludendo questo mio percorso con un libro e una mostra itinerante. Anche ora, a distanza di diversi anni, non ho smesso di approfondire il filone spirituale e antropologico indiano.

La spiritualità orientale si estende però molto oltre i confini dell'India ed eccomi approdare in Bangladesh, Vietnam, Thailandia, Cambogia, Cina, Giappone alla ricerca dell'anima dell'Oriente. Questo lavoro si è concretizzato in un nuovo e più ampio progetto di mostre itineranti in Italia e all'estero e in un volume fotografico, intitolato appunto "Asia" (con la prefazione del Prof. Vittorio Sgarbi), che raccoglie oltre duecento immagini scattate in questi sette paesi asiatici. Sto già lavorando al secondo volume "Asia" che porterà il lettore verso altri orizzonti asiatici e che sarà pronto entro i prossimi tre anni.

 

Cosa rappresenta per lei la fotografia?

La fotografia per un fotografo è un linguaggio. Attraverso l'obiettivo io racconto storie, catturo emozioni fugaci e condivido visioni particolari del mondo. Per me la fotografia è un mezzo di espressione che va oltre le parole, trasformando momenti in immagini indelebili.

 

Qualcosa sull'esperienza a Tivoli?

Questa città mi ha ospitato già nel 2020 con l'esposizione "Un'idea di India". Ho inaugurato la mostra "Asia" proprio ieri, riscontrando un buon successo. Tivoli è una città che amo particolarmente e lo dico in tutta sincerità. I visitatori sono curiosi, attenti, aperti e sensibili alla cultura. Proprio per questo ritornerò ogni weekend fino al 5 maggio, ultimo giorno di apertura dell'esposizione, per incontrarli. Anzi, approfitto anche della sua domanda per invitare gli amanti di fotografia di reportage e dell'Asia a visitare il mio sito www. massimosaretta.com 

 

Prossimi progetti?

Intanto la mostra che comprende la seconda parte del progetto “Asia", come le dicevo, però questo non esclude altri programmi o libri fotografici. Le Ambasciate dei paesi asiatici con le quali collaboro mi hanno fatto varie proposte e quindi farò un'inversione di rotta e porterò questa volta l'Italia nei diversi paesi asiatici. 




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