
Da Una Nuova Storia riceviamo e pubblichiamo:
Abbiamo chiesto più volte che il Comune ragionasse in maniera seria e autorevole con la Regione. Sia per la bonifica in danno alla proprietà che non ha impedito questo disastro sia per disegnare insieme il futuro dell'area di Stacchini. Ma non siamo stati ascoltati. In questi giorni abbiamo invece assistito ad atti e missive che a nulla servivano se non a dare prova di bullismo istituzionale, il tutto a danno e contro i cittadini. Ieri notte è stata approvata una delibera che di fatto ha regalato centinaia di migliaia di metri cubi di cemento e di conseguenza milioni di euro a una società in liquidazione ed inadempiente che non ha in questi anni sgomberato e risanato l'area dai rifiuti. Per noi Comune e Regione avrebbero dovuto sedersi attorno a un tavolo in veste istituzionale per programmare insieme il futuro di un’area le cui scelte di oggi avranno un impatto almeno per i prossimi 100 anni. E questa non doveva essere una scelta. Ma un dovere politico e morale di entrambe le parti. Anche la Regione infatti, nonostante abbia deciso di realizzare in quella zona uno dei più grandi poli ospedalieri del Lazio, non ha previsto nessun tipo di risanamento per l'area Stacchini, dimostrandosi poco attenta nel corso degli anni. Per tutto questo abbiamo deciso di uscire dall’aula e non partecipare alla votazione di una delibera per noi scellerata. Noi non parteciperemo a questa campagna elettorale permanente del Sindaco. Percorreremo invece la città per raccontargli l’ennesima violenza che dovrà subire a causa di una maggioranza inadeguata, spesso strafottente, e alla cui buona fede ormai non crediamo più.
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